LANA DEL REY Norman Fucking Rockwell!
Dopo diversi ascolti, continua a sfuggirci il perché molta stampa abbia osannato questo album definendolo persino il migliore dell’artista americana. “Norman Fucking Rockwell!” è senza dubbio un buon disco, con punte di eccellenza, ma se Lana Del Rey è qui migliorata nei testi (in passato ha sempre avuto il limite di un ostentato narcisismo), dal punto di vista musicale il compact ha mantenuto col passato soltanto la qualità nella produzione, perdendo invece tutto quel bagaglio di arrangiamenti raffinati, attuali e di pregio che negli ultimi anni hanno dato una marcia in più alla Del Rey.
Ma ciò che manca davvero a questo album, stringi stringi, sono le canzoni: numericamente sono tante (come al solito), ma ad esclusione di “Fuck It, I Love You” e di qualche episodio azzeccato nella prima parte, c’è poco. La scaletta risente dell’assenza di quei brani costruiti sull’epicità, sul crescendo emotivo che hanno fatto le fortune della Del Rey, che qui si è dedicata a un cantautorato più maturo (?) e dimesso. Alla continua ricerca di un’atmosfera intima non necessaria.
In conclusione: a noi sembra più che altro un passo indietro. La prima parte è accettabile, la seconda a tratti è noiosa.