Montenero sforna il suo primo album ufficiale, “Manovalanza”, edito dall’etichetta Red Carpet Music.
Classe 1982, già membro della Dogo Gang, il rapper milanese si dà parecchio da fare in quest’occasione e alla fine il risultato è un disco extralarge con diverse partecipazioni, tra cui Gué Pequeno e Luchè, che per inciso non forniscono un grosso aiuto. Nel complesso il lavoro non supera la sufficienza: sono pochi i pezzi che restano e invece tanti quelli che annaspano fra rime non memorabili e basi che sono l’emblema del “già sentito”.
Al disco manca un’identità precisa e non tutti gli ospiti aggiungono qualcosa: molti sembrano firmare il foglio delle presenze e nulla più. Ci sentiamo di salvare soltanto Vincenzo da Via Anfossi, che in “Tutto Questo” fa il suo in maniera egregia.