I Clash, la canzone d’autore italiana e il calcio che fu sono tra le passioni di Filippo Andreani, classe 1977, da Como, cantautore. Partiamo dalle cose positive: Andreani scrive bene, nella cittadella (virtuale) dei cantautori avrebbe diritto di cittadinanza. Il guaio, però, è che il suo stile ricorda troppo quello di diversi Mostri Sacri della scena italiana, anche se l’ombra più lunga è quella di Francesco De Gregori. Quindi se siete fan de Il Principe e “Rimmel” vi ha annoiato, potete provare con il buon Filippo e non rimarrete delusi. Insomma, non è un album particolarmente originale, quello del songwriter comasco, che scrive bene ma che dal punto di vista musicale e nello stile paga un dazio troppo alto ai suoi Maestri. Il brano migliore del compact? “Numero nove”.
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Clash Filippo Andreani Master Music
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