ALICE TAMBOURINE LOVER Like A Rose
Ecco quello che si suol dire “un disco fatto bene”. “Like A Rose” degli Alice Tambourine Lover non ha effetti speciali da proporre e si posiziona in una linea di confine tra arrangiamenti asciutti e una generosità di idee che gratifica anche l’ascoltatore più disattento. Quello che piace dell’album è indiscutibilmente l’atmosfera: molto sognante, leggermente elettrica, carica di accenti psichedelici, con una buona dose di folk e blues a tenere assieme il tutto.
Già il primo ascolto è convincente, quelli successivi confermano le prime impressioni. Il cantato femminile è valorizzato al meglio, gli arrangiamenti sono funzionali a mantenere una leggerissima tensione emotiva. Qua e là pare di sentire certe cose dei Nirvana (come in “Cherry Lady”) mentre in altri episodi la mente corre a PJ Harvey. Ma si tratta di fascinazioni veloci. “Like A Rose” vive di strati sovrapposti, c’è persino qualcosa di sensuale in queste canzoni degli Alice Tambourine Lover, canzoni che avvolgono l’ascoltatore con garbo e spirito rassicurante. Tra gli ospiti anche la brava Matumaini dei Pristine Moods. I pezzi da ascoltare più volte? “Never Boulevard” e “Cherry Lady”. Insomma, fra le migliori cose italiane uscite in ambito indipendente nel 2015.