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ATARI TEENAGE RIOT Reset

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Se gli Atari Teenage Riot in passato vi sono sempre risultati indigesti per via del terrore digitale che ha caratterizzato la maggior parte delle loro produzioni, forse questa potrebbe essere la volta buona per apprezzare meglio la band di Alec Empire. Perché “Reset” è un album che pur mantenendo un certo approccio punk (il marchio di fabbrica della casa), ha meno spigoli e più angoli arrotondati. E anche la voce di Nic Endo è meno grezza e più raffinata, più matura.

L’elettronica assorbe ogni superficie libera del disco, ma è meno aggressiva rispetto al passato, come se gli Atari Teenage Riot sentissero il bisogno di veicolare il messaggio piuttosto che gridarlo in faccia al proprio pubblico. Un brano come “Modern Liars” traccia una linea immaginaria fra ieri e oggi, con Nic che ridefinisce i contorni (musicali) del progetto impreziosendo il ritornello con una voce modulata sulle frequenze del pop – per quanto pop possano essere gli Atari Teenage Riot, ovviamente. In quest’ottica possiamo inserire benissimo anche un pezzo come “Cra$h”, che sembra nato per essere suonato dal vivo oppure ascoltato in una stanza buia lasciandosi cullare dal suo mantra. Per noi è una delle canzoni migliori, perché dà la cifra stilistica del compact. Il brano che invece spariglia le carte è “Erase Your Face”, con una produzione eccellente. Ottima la conclusiva “We Are From The Internet”, un altro pezzo che ben tratteggia il profilo di “Reset”.

L’album scorre veloce e sa intrattenere alla grande. Un punto debole? Le tracce sono tutte valide, ma forse manca il pezzo capace di fare da “asso-piglia-tutto” e di valorizzare il cd oltre i consueti territori favorevoli alla band.

Review Overview

QUALITA' - 69%

69%

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