DANCE WITH THE BEAR Disco di platino
Prendiamo la prima cosa che colpisce dei Dance With The Bear, cioè l’elettronica sparata a mille, un’elettronica che flirta apertamente con la dance, fino a toccare i territori del pop pacchiano. Ragioniamo di sottrazione e togliamola. E a questo punto chiediamoci: senza la patina danzereccia, le canzoni di “Disco di platino” desterebbero un minimo di attenzione? La nostra risposta è no. I testi della band ferrarese sono spesso deboli o comunque privi di vera sostanza, ruotano attorno a slogan post adolescenziali, buoni per un pubblico senza grosse pretese e desideroso di consumare la suola delle scarpe a tempo. Che intendiamoci, non è mica una colpa aver voglia di ballare o picchiare il piede sulla pista, ma sinceramente c’è di meglio sul panorama indipendente italiano. Il pezzo migliore? L’iniziale “Superficiale”.