E’ musica che sa intrattenere, quella de La Banda di Piero. Purtroppo però ha un grosso limite, ovvero un suono che richiama alla mente tante altre proposte artistiche che col rock-folk c’hanno costruito sopra una carriera. Eh sì, “Rocambolesco” è un album che fatica a mostrare una propria identità: non è un disco mediocre, intendiamoci, però profuma di “già sentito”. Dalla sua – come detto all’inizio – ha la capacità di non annoiare, perché tecnicamente è suonato bene e qua e là ci sono delle intuizioni melodiche di pregio che magari non contribuiscono a spingere il disco oltre la sufficienza, ma che comunque riescono a mettere in evidenza un gruppo che non risparmia energie. Insomma, un lavoro con troppi alti e bassi, che lungo la scaletta si concede anche degli affondi nei territori della canzone d’autore – facile imbattersi in certe fascinazioni che fanno andare la memoria a Fabrizio De Andrè.