…A TOYS ORCHESTRA Butterfly Effect
Il primo nucleo degli …A Toys Orchestra è nato nell’estate del 1998. Davvero un mucchio di anni fa.
Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia da quel 1998 e – indipendentemente dal fatto che la proposta sonora possa piacere o meno – è sempre una bella cosa quando una band italiana tiene botta allo scorrere del tempo e si toglie lo sfizio di produrre il nuovo album all’estero, nel caso specifico al Vox-Ton Studio di Berlino con Jeremy Glover (Liars, The Devastations, Crystal Castles e IAMX) dietro al mixer.
“Butterfly Effect” (Urtovox/Ala Bianca, distribuzione Warner) è un album estremamente valido, che mette in mostra una band piena di idee che forse – per troppa generosità – pasticcia un po’ con le buone intenzioni assemblando generi, stili e fascinazioni diverse e stuzzicando l’attenzione dell’ascoltatore a più riprese sino a disorientarlo. Tra momenti lenti e percussioni forti è davvero un casino seguire il filo logico di questo “Butterfly Effect”, il cui punto di forza sta senza dubbio nella produzione: curatissima. Insomma, l’elogio del caos che però non puoi fare a meno di amare.
La scaletta offre diversi spunti sfiziosi come “My Heroes are all dead”, “Come on, Get out” e “All around the world”. Mentre “Mary” sembra vagamente la cover di “Song 2” dei Blur.
In conclusione: un disco che non smetteresti mai di riascoltare nonostante le pecche.