MELT YOURSELF DOWN Last Evenings On Earth
Che roba è questa? Fossimo in un negozio di dischi, dove andremmo a mettere questo compact così particolare e pieno zeppo di schegge diverse? Bella sfida. “Last Evenings On Earth” mescola rock, sperimentazione, ritmi africani, ritmi urbani, jazz, una certa idea di hip hop e c’è persino del pop e dell’elettronica. Come si può chiamare ‘sta roba qua? World music? Forse.
L’ubriacatura sonora dura 36 minuti ed è una bella botta di vita. Nel senso che il primo ascolto è spiazzante, avverti un senso generale di disordine, eppure il piedino è lì che si muove, che batte il tempo. I contatti successivi aiutano a chiarirsi le idee. Un disco destinato a un pubblico maturo, dagli orizzonti vasti, che non ha paura di farsi travolgere dal caos. Una delizia per le orecchie. I brani migliori? “Jump The Fire”, “Bharat Mata” e “Body Parts”.