ANDREA CASSESE Oltre gli specchi
Ci sono dischi che partono in un modo e finiscono nello stesso modo, che seguono una linea continua, guidati per schivare ogni possibile imprevisto. Ecco, il primo lavoro di Andrea Cassese è proprio uno di quei dischi. E’ un compact che ascolti tutto d’un fiato ma che non lascia un segno così profondo da invogliarti a un rapido riascolto. Per carità, non è un brutto album, ma è un lavoro che non contiene troppe sorprese perché l’autore napoletano ha scelto di… duellare con la canzone d’autore senza però scegliersi le armi giuste. Ha puntato tutto (o quasi) sui suoi testi e su costruzioni sonore anemiche. Il risultato? Un album che dal punto di vista lirico strappa la sufficienza, ma che a livello melodico non riesce a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore e per quanto riguarda gli arrangiamenti l’approccio è stato timido. Insomma, per Andrea Cassese un esordio che sa tanto di sparo nel vuoto.