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FELPA Paura

FELPA_paura

Felpa è il progetto solista di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax. Ovviamente non c’è Max Collini alla voce, ma in “Paura” (Sussidiaria/Audioglobe) è Daniele a fare tutto: voce, strumenti, paranoie. E’ tutta roba sua. E’ un disco autobiografico? Sì, con un’atmosfera malinconica e vari riferimenti alla canzone d’autore italiana e all’elettronica mitteleuropea degli Anni Ottanta e Novanta. Insomma, un disco intimo, che Daniele canta con una voce timida, annegata in un suono ben calibrato. Inutile dire che la paura è il tema cardine di quasi tutte le canzoni in scaletta.

L’album è interessante e sa intrattenere. Le chitarre sono molto espressive, così espressive che alcuni brani (citiamo “Sempre Dopo”) rimandano a certe cose dei Mogwai, ma sono soltanto dei retrogusti, perché le fascinazioni sono tante e diverse e vanno dai Giardini di Mirò ai Sigur Rós, passando per tanti altri gruppi post rock. Diciamo che Daniele gira attorno a quella scena lì, anche se la sensibilità italiana per la melodia lo aiuta a rendere il suo lavoro non la copia-carbone lo-fi di un disco (a caso) dei Mogwai (ad esempio), ma un lavoro abbastanza personale e sinceramente vero. Un difetto? Il mixaggio non perfetto. Le canzoni migliori? La bellissima “Inverno”, e “Paura mai”, “Sempre Dopo” e “Estate”. In conclusione: un compact che sa scavare nella malinconia di ognuno di noi.

Review Overview

QUALITA' - 72%

72%

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