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CASINO ROYALE Sempre più vicini

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Wikipedia ci ricorda che “Sempre più vicini” è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia, alla posizione numero 34. Niente male, ma bisogna ricordare cos’è stato l’album dei Casino Royale a metà Anni Novanta per meglio comprenderne la portata. Perché la band milanese in piena esplosione del trip hop non solo accettò la sfida con un genere dalle mille sfaccettature, ma lo fece con sensibilità italiana, senza snaturare di una virgola il proprio stile e sfornando un album che ancora oggi – nonostante siano passati più di 20 anni(!) – conserva un suono bellissimo, pieno, attualissimo.

Il disco fu prodotto da Ben Young, artigiano del suono della scuola di Bristol. In scaletta 13 episodi per quasi 50 minuti di musica. A riempire la scena sulle parti melodiche c’era ancora Giuliano Palma, mentre ad Alioscia il compito di muoversi fra suoni in levare, hip hop e Londra. Il primo singolo estratto – “Sempre più vicino” – come biglietto da visita per definire le coordinate di un lavoro tanto avanti per l’epoca e tutt’oggi moderno. Ancora adesso il suono di questo disco è indecifrabile.

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