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VACCA L'ultimo tango

VACCA_l'ultimo_tango

«Sono arrivato ad una svolta, sento davvero il bisogno di cambiare e di arrivare ad un pubblico più vasto. Sto lavorando ad un nuovo progetto internazionale e il cantare in un’altra lingua, il patois, mi ha fatto venire la voglia di ripartire».

Pare che Vacca si sia stufato di cantare in italiano. E ascoltando il suo ultimo disco, il rammarico è notevole, perché in ambito hip hop (italiano) è uno dei pochi che non segue mode o rime ruffiane. Intendiamoci, i ritornelli di “L’ultimo tango” sono quasi tutti molto orecchiabili, ma sono sempre la ciliegina sulla torta, e non la… torta. Un dettaglio? Per nulla.

Il nuovo disco, uscito per Produzioni Oblio/Sony Music, è stato registrato in Giamaica (dove l’artista vive ormai da diversi anni) e vede la partecipazione di amici quali, Big Fish, MastermindJake La Furia dei Club Dogo, Danti dei Two Fingerz, Egreen, Jamil e altri. Sedici i pezzi in scaletta per 58 minuti di musica: la prima parte del compact è esaltante perché c’è di tutto (rap, ritmi solari, basi leggere, suoni old school) e ci sono anche delle prese di posizione ruvide, come nel caso dell’intro “Non un passo indietro”. La seconda parte del cd tende a perdere qualcosina, ma nel complesso l’album funziona alla grande e mette in mostra un artista che ha ancora parecchio da dire. I pezzi migliori? “Fine di un sogno” è un brano che da solo vale il prezzo del disco (sarebbe delittuoso non farne un singolo), ma occhio anche a “Il ragazzo coi dread”, “Noi vs tutti”, “Trendsetter”. Vi segnaliamo anche “Ancora qua” perché parla in maniera efficace di com’è nato il rapporto fra Vacca e il suo figlioccio Jamil.

Review Overview

QUALITA' - 73%

73%

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