IL GRANDE CAPO Promesse.
Ancora non ci siamo del tutto, ma la strada imboccata è quella giusta. Il primo disco de Il Grande Capo sta in equilibrio fra canzone d’autore e sintetizzatore, fra Anni Settanta e Anni Duemila, fra poesia, pop, rock e quotidianità. Nel maneggiare la melodia il gruppo lascia intravvedere ampi margini di miglioramento, così come nell’allestire una scaletta efficace, ma “Promesse.” ha anche degli aspetti positivi evidenti: intanto dal punto di vista lirico c’è grande qualità nei testi di Elio D’Alessandro, inoltre la band si è presa dei rischi nell’arrangiamento dei brani – in questo senso date un ascolto a “Pubalgia”.
Quello de Il Grande Capo è un tipo di cantautorato che ci piace parecchio, perché rimaneggia il passato con sensibilità, non stravolgendo tutto, ma cambiando la cornice e attualizzando i contenuti. Siamo molto curiosi di vedere come si evolverà il gruppo. Al momento – seppur alla lontana – ci fanno venire in mente i Perturbazione. I brani migliori? “Il mare è troppo grande”, “L’innocente”, “Sottovoce”.
In extremis li inseriamo fra le migliori cose uscite nel 2016.