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EKAT BORK Yasdyes

ekat bork yasdyes

C’è qualcosa di Florence And The Machine, ma l’accostamento più pertinente – a nostro avviso – è con Zola Jesus. Ekat Bork ha un modo di maneggiare l’elettronica (un’elettronica all’apparenza fredda, glaciale) con uno stile che suggerisce all’ascoltatore facili collegamenti con cose già sentite in giro nell’ultimo lustro. Intendiamoci, ci guardiamo bene dal dire che l’artista siberiana è una sfacciatissima copiona, diciamo che le sue influenze si notano abbastanza bene, e si nota abbastanza bene (anche) che ha talento nel modellare le linee melodiche per meglio esaltare il suo materiale.

Yasdyes” è un disco che può esercitare fascino su un ampio campione di appassionati di elettronica, perché è pop ma anche cupo come una stanza senza finestre, è potenzialmente da classifica ma anche alla portata delle nicchie. Insomma, un album… democratico, che offre diverse variazioni attorno al tema centrale e che non annoia – e questo nonostante si allunghi oltre i 50 minuti di musica. In conclusione: elettronica matura. Il brano migliore? Puntiamo tutto su “Darkness”.

Review Overview

QUALITA' - 72%

72%

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