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FRANCESCO SETTA Fenice

francesco setta

Francesco Setta ha qui dato vita ad un ambizioso progetto: cercare di unire sonorità rock, a tratti blues e country, con il flow tipico e sfrontato del rap in italiano. Alla produzione artistica, nonché autore delle musiche, troviamo Max Zanotti (Deasonika, Casablanca) che ha dato un’impronta molto forte a un disco che non è facilissimo da recensire, perché se l’idea di fondo è originale per il mercato italiano, c’è anche da dire che in alcuni passaggi l’incastro tra rock e rap finisce per sembrare un po’ forzato.

Setta mette in musica un bell’immaginario: i suoi testi sono attuali e sanno porsi in maniera intima con l’ascoltatore (“Amore/Odio”), ma anche in modo scanzonato (“Sabato Sera Trash”). Zanotti fa un bellissimo lavoro in cabina di regia – quello del produttore è ormai un vestito che indossa con disinvoltura.

Fenice” è prima di tutto un esperimento, e gli esperimenti lasciano spesso incertezze sul campo (secondo noi sulle linee melodiche si poteva fare qualcosa di meglio). Nel complesso, però, più luci che ombre.

Review Overview

QUALITA' - 62%

62%

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