GIANLUCA DE RUBERTIS L'universo elegante

Ascoltandolo il dubbio ti resta sempre. Ti resta anche oggi che non è più un esordiente. E’ il dubbio è questo: che Gianluca De Rubertis sia nato qualche decennio dopo quello buono – per lui? Nel senso: il suo è un cantautorato che è un lusso per questa epoca mordi-e-fuggi. “L’universo elegante” è un album di valore: Gianluca surfa tra periodi diversi, fra Anni Sessanta, Settanta, Ottanta, riuscendo nell’intento di non apparire né caricatura di se stesso, né ombra di qualche mito tipo Paolo Conte.

In scaletta 12 brani per 44 minuti di musica. Curiosa (e interessante) la presenza di Amanda Lear in “Mai più”. In “Magnifica notte” compare anche Mauro Ermanno Giovanardi, che in tutta onestà non fornisce una prova memorabile. Se ogni disco è sempre un passo avanti verso una meta irraggiungibile, c’è da dire che questo compact mette in evidenza una crescita dell’autore rispetto al recente passato: Gianluca De Rubertis canta meglio – soprattutto nella gestione delle parti melodiche ha fatto un bel salto di qualità. Il limite dell’album è quello di guardare un po’ troppo alla nicchia e di sfidare senza troppa convinzione le regole del pop attuale. Peccato. I pezzi migliori? “Sotto la tua gonna” e “Brucia come brucia”.