Cominciamo con il dire che il disco contiene le musiche e i versi rap composti, rispettivamente, da Francesco Giampaoli e da Lanfranco “Moder” Vicari per lo spettacolo “Il volo – La ballata dei picchettini”. Le sonorità sono distanti dal solito immaginario hip hop e si stringono attorno al folk, al rock, al blues, con il basso sempre in evidenza e un’atmosfera piuttosto liquida, ipnotica, da bar alla fine dell’ultimo lampione della notte.
Prodotto, registrato e mixato da Francesco Giampaoli, l’album è composto da nove tracce e vede Moder alla voce, Giampaoli a basso e percussioni, Diego Pasini al basso e Luigi Dadina e Tahar Lamri alla voce. Difficile classificare l’opera: all’estero progetti del genere sono la normalità da decenni, qua da noi sono invece una rarità ed è ancora più raro che siano validi. Nel caso specifico, le cose funzionano alla grande: la parte musicale non è mai banale (le linee di basso sono veramente belle) e troviamo un Moder che in un contesto così insolito si muove senza esitazioni. Insomma, un disco da ascoltare perché sa incuriosire.