IL PAN DEL DIAVOLO Supereroi
Questi suonano bene, scrivono bene, cantano bene e il loro disco ha una scaletta che è veramente un piacere ascoltare. Che altro dire? Per la verità “Supereroi” non è un disco che necessita di chissà quale recensione o critica. E’ un album bello, fatto da gente che maneggia il pop come pochi nella scena indipendente italiana. Pietro Alessandro Alosi e Gianluca Bartolo per l’occasione hanno radunato un po’ di pezzi grossi: Piero Pelù ha co-prodotto una buona parte del compact, i Tre Allegri Ragazzi Morti, Vincenzo Vasi e Umberto Maria Giardini hanno messo il carico su due pezzi, ma sono tutte presenze discrete, che manco si notano. Anzi, provate a scoprire voi i brani co-prodotti ad esempio dal leader dei Litfiba, noi abbiamo faticato parecchio a individuarli e non li abbiamo manco presi tutti.
In scaletta 11 pezzi per 39 minuti di musica: gli arrangiamenti sono vari, il cantato è espressivo e le liriche trasmettono una tensione positiva. “Supereroi” è la faccia bella del pop italiano, e nobilita un genere che spesso (qua da noi) fa rima con merda. I brani migliori? C’è l’imbarazzo della scelta, e preferiamo fare il gioco contrario, cioè vi diciamo l’unica canzone che non ci ha convinto: “Messico”. In conclusione: un disco che è una folgorazione.
PS Il nostro pezzo preferito è “Gravità zero”.