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BACHI DA PIETRA Reset

bachi da pietra reset

Nuovo album e nuova label, ma stessa battaglia, seppure con rinnovata potenza di fuoco perché in trincea scende un nuovo sodale: Marcello Batelli – in questo nuovo capitolo – si affianca infatti a Succi e Dorella portando la band in una nuova dimensione sonica attraverso basso e synth, e curando personalmente il suono generale in cabina di regia.

Reset” è un disco di slogan. Tanti slogan. Succi canta canzoni che sembrano arrivare da un confine lontanissimo. Da un luogo (dell’anima) dove l’umanità sta appesa in attesa di qualcosa o niente. Succi ci ha già abituato a questo sguardo disincantato verso il mondo e i suoi abitanti, ma in questo disco aggiunge ulteriore sostanza alla sua cifra stilistica.

Dal punto di vista musicale, quello dei Bachi Da Pietra è un album rock, ma con ampie concessioni all’orecchiabilità. Un’orecchiabilità – sia ben chiaro – che non è imbastardimento del sound delle origini, ma una migliore calibrazione delle intenzioni. Indubbiamente l’incontro/scontro fra testi e musica mette in vetrina un disco moderno, con un sacco di influenze: metal, new wave, punk e persino qualche vago rimando al rap. Ci verrebbe da definire – questo – come il miglior album di Succi per quanto riguarda la resa vocale, ma tiriamo indietro la mano perché ci resta il dubbio che questa sensazione possa essere influenzata dall’ottimo lavoro fatto in cabina di regia sul suono del disco.

I pezzi migliori? Il singolo “Comincia adesso”, ma anche “Umani o quasi”, “Pesce veloce del baltico”.

Review Overview

QUALITA' - 73%

73%

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