MAÏA VIDAL You’re The Waves
Pop accattivante, che non richiede particolare conoscenza dell’inglese per essere capito. Sì, perché la voce di Maïa Vidal riempie di sfumature e colori gli spazi vuoti di “You’re The Waves“, lasciando nell’ascoltatore una piacevole sensazione di sazietà. E’ brava la Vidal, sa maneggiare il suo talento e non eccede in virtuosismi inutili, sia dal punto di vista vocale, sia negli arrangiamenti, questi ultimi sempre calibrati con intelligenza. Stesso discorso per quanto riguarda l’elettronica presente nel compact: arricchente e mai invadente.
Prodotto da Maïa stessa e co-prodotto da Giuliano Cobelli, “You’re The Waves” è un album leggero ma con le idee chiare, che fa venire in mente mille altre moderne voci femminili restando sempre aggrappato a una cifra stilistica precisa. In scaletta 12 pezzi per 35 minuti di musica. Il primo ascolto è positivo, quelli successivi confermano le impressioni iniziali. Un neo? L’album ha tante buone canzoni ma forse manca il singolone, il brano capace di fare da asso-piglia-tutto. Le canzoni migliori? “The Tide”, “La Luna” ed “Eyes Ears Lungs Lips”.