LELABRENE LeLabrene
Teneteli d’occhio. Perché il loro esordio è davvero, molto, molto, molto carino. LeLabrene è un progetto che ruota intorno ai brani composti da Vincent Spinelli e arrangiati insieme alla band. Canzoni sia in inglese che in italiano e dentro ci trovi di tutto ma in piccole dosi: blues, rock, Lucio Battisti, i Radiohead, qualcosa di Beck, di Bob Dylan, finanche di Manu Chao in certi passaggi chitarristici molto liquidi. C’è anche il pop ma in una forma molto moderna che impreziosisce arrangiamenti e produzione. Le chitarre puntellano con precisione gli spazi dentro i quali le sonorità si esprimono.
Il disco ci convince, abbiamo solo qualche dubbio sul cantato, che dopo diversi ascolti sembra difettare di carattere in alcuni episodi. L’album è molto compatto e ascoltandolo ad alto volume si possono cogliere meglio le sfumature di un basso pastoso che contribuisce in maniera determinante alle fortune del compact.
I pezzi migliori? “Bononia Decadence” (soffermatevi sull’ottimo lavoro fatto sulle voci) e la conclusiva “Rosso Corallo”.