Un po’ Massimo Volume, un po’ Offlaga Disco Pax, e un po’ Elio e le Storie Tese. Ma in quest’ultimo caso ci teniamo a precisare che l’associazione di idee non è legata alla proposta sonora, ma semplicemente al timbro vocale del cantante de IFasti, molto simile a quello di Stefano Belisari. Per il resto, invece, ci siamo abbastanza, forse i Nostri hanno più punti in comune con gli Offlaga Disco Pax rispetto ai Massimo Volume, ma si tratta di un giochino per definire le coordinate del progetto.
“Palestre” è un disco di elettronica, musica suonata e parole recitate. Le storie raccontate sono personali e sanno incuriosire, destare attenzione. L’ombra lunga di Max Collini (il cantante degli Offlaga Disco Pax) si fa invadente in diversi brani (“Mercy” in particolare), ma è un dazio che è onestamente impossibile non pagare. Se avete nostalgia per certe atmosfere noir tipicamente Anni Ottanta e Novanta e per l’arte della parola recitata con potenza teatrale, allora “Palestre” non vi deluderà. Sull’originalità della proposta nutriamo dei dubbi, ma definirli dei cloni sarebbe una cattiveria gratuita più che una semplice constatazione. Insomma, non hanno inventato nulla e non annoiano. Né bene né male.