SOAP TRIP Loop Trip
Arrivare tardi all’appuntamento con il trip hop ed essere felici ugualmente. Poi per carità, quello degli italianissimi Soap Trip non è proprio “Bristol Sound” alla massima potenza, ma diciamo che il territorio musicale dal quale arrivano è più o meno quello.
“Loop Trip” è il primo lavoro di questo duo che tra effettini e violini cerca di ritagliarsi un suo spazio all’interno di un filone musicale che, dai Massive Attack in poi, ha proposto tanto e non sempre di qualità apprezzabile. L’album è molto elegante e ha un suono davvero carino che guarda (il giusto) all’Inghilterra ma cerca ispirazione nel Mediterraneo. Ci sentiamo di promuovere anche gli arrangiamenti di quasi tutti i brani in scaletta, esaltati dalla bella voce di Marta dell’Anno e dalla precisione di Natale La Riccia alla batteria. C’è una cosa che stupisce ascoltando e riascoltando il disco: le canzoni in italiano sono incredibilmente quelle che funzionano meno, molto meglio i pezzi in inglese e quelli in francese. I brani in italiano (forse penalizzati da testi non eccelsi) faticano a uscire fuori dal mazzo. Nel complesso però l’album funziona. Non è originalissimo, ma è maturo e possiede fondamenta solide.
“Paint” è senza dubbio l’episodio migliore. Ci è piaciuto parecchio anche “Mosquitoes”, peccato solo che il duo non se la sia sentita di sfruttare al massimo il suo potenziale dance spingendo sull’acceleratore in fase di produzione.