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LA FINE Scontento

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Iniziamo dalla leggenda, che magari tale non è. Pare che il primo live dei La Fine sia durato 12 minuti e ancora oggi sia ricordato per la sistematica distruzione degli strumenti della band ad opera dei suoi stessi componenti. Non sappiamo quanto la leggenda abbia influito, ma sta di fatto che questo gruppo nato appena un anno fa, è stato subito preso sotto la sua ala protettiva dalla Superdoggy Music di Karim degli Zen Circus che ha deciso di pubblicare “Scontento“, velocissimo album di debutto a base di rock e hardcore.

Messa da parte la leggenda (che magari tale non è), eccoci a dire la nostra su questo album dal suono derivativo ma che ha personalità. Gianluca Gallo, voce e chitarra del gruppo, canta come se dietro la schiena avesse una data di scadenza, quindi zero fronzoli, zero cazzate, zero tempo da perdere, ci mette dentro tutto quello che può e il resto del gruppo gli va dietro con diligente precisione. Sul suono c’è ancora da lavorare per smarcarsi dai miti della scena di Washington DC, ma il cantato in italiano è intanto un’ottima scelta perché i Nostri dimostrano proprietà di linguaggio. Se riescono a mantenere questa freschezza e a capire come personalizzare la loro proposta sonora, possono fare strada. Magari ripartendo dalle belle chitarre di “Perché la gente nasce”, il pezzo migliore tra quelli in scaletta.

Review Overview

QUALITA' - 66%

66%

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