PROGETTO PANICO Universo n.6
La produzione artistica di Alessandro Fiori si sente, soprattutto negli arrangiamenti, ma “Universo n.6” è un disco che ha tre grossi limiti: nonostante i Progetto Panico non siano novellini, non si percepisce neppure alla lontana un’idea di stile; la poetica non offre testi particolarmente ispirati e l’ascolto – per quanto veloce, appena 30 minuti – è faticoso.
Molto bene i Nostri quando vanno a confrontarsi con il rock ad armi pari (“Wolfango” non è a caso il pezzo migliore), malissimo quando invece provano a cimentarsi con le ballate o i ritmi più lenti – come nel caso di “Spettacolare”, che ha un ritornello imbarazzante. Stesso discorso quando i Progetto Panico bazzicano i territori della canzone d’autore: la conclusiva “Spermatozoi” è evitabilissima.
In conclusione: un album dove sono ben poche le cose a fuoco, meglio la parte musicale rispetto alle liriche, ma la sufficienza è distante anni luce.