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VERANO Panorama

verano panorama

Siamo fan sfegatati di Anna Viganò, in arte Verano. E dopo aver scritto “Nevada” – uno dei pezzi più belli usciti in ambito indipendente negli ultimi 10 anni – avrà sempre un posto di riguardo nei nostri pensieri. Ecco, questa lunga premessa serve per dire due cose: che “Panorama“, il nuovo disco di Anna, è veramente bruttino e ci dispiace finanche un po’ dirlo.

E’ bruttino perché ci sembra povero di contenuti dal punto di vista lirico e deboluccio dal punto di vista sonoro, nonostante la produzione di Colapesce. I 10 pezzi in scaletta si muovono attorno alle coordinate del pop cantautorale. Anna parla di sentimenti usando un linguaggio non banale, ma i testi non lasciano il segno e le canzoni proposte si perdono dopo un paio di ascolti.

“Panorama” è un disco anemico, senza particolari guizzi, con la voce della protagonista che arriva all’ascoltatore tremendamente monocorde: dà quasi la sensazione che snoccioli la lista della spesa oppure i nomi dell’elenco telefonico, non c’è interpretazione. E’ tutto freddo, esangue. Dal naufragio salviamo qualche chitarra, specialmente quelle che flirtano con il rock, per il resto non ci siamo proprio.

Review Overview

QUALITA' - 48%

48%

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