REQUIEM FOR PAOLA P. Sangue del tuo sangue

Un po’ di Ministri, un po’ de Il Teatro degli Orrori, un po’ dei Linea 77, secchiate di rock e punk e un cantato (in italiano) sfrontato. Queste – superficialmente – le coordinate dei bergamaschi Requiem for Paola P., che con “Sangue del tuo sangue” mettono assieme 10 canzoni di protesta e angoscia, con una struttura musicale solida anche se originalità e ispirazione vanno e vengono per tutta la dura dell’album – che per inciso non è malaccio. La sensazione però è che la band non abbia ancora portato all’incasso il massimo del potenziale. Ogni brano ha cose interessanti e limiti in pari misura. Discutibile la scelta di spingersi sino a sfiorare i 50 minuti di musica, perché diversi episodi sono oggettivamente tirati un po’ troppo per i capelli, mentre altri (“Tutti questi piccoli cavalli”, ad esempio) sono variazioni sul tema che non portano benefici concreti all’ascolto generale. Insomma, luci e ombre. Il pezzo migliore? Non abbiamo dubbi, puntiamo tutto il carico su “Alluvioni cambiò”.