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NAOMI BERRILL From the Ground

NAOMI_BERRILL_from_the_ground

Naomi non canta canzoni sue, spazia tra generi diversi ed epoche sostanzialmente differenti e la sua proposta musicale sembrerebbe… perfetta per essere archiviata alla voce “copia di copia di copia”. Ma c’è un “ma”. Naomi Berrill e il suo “From the Ground”, album di debutto della giovane violoncellista e cantante irlandese, ma fiorentina di adozione, sono un bel binomio. Magari non è originalissimo il percorso intrapreso (in quanti hanno già cantato canzoni di Nick Drake, Paul Simon ed Emiliana Torrini?), ma la bravura di andare oltre il compitino c’è tutta e fa la differenza.

Naomi e il suo violoncello (che imbraccia a volte come fosse una chitarra) sono qui alle prese con la rilettura di un repertorio che spazia tra generi musicali eterogenei. La voce della Berrill è il valore aggiunto di un disco che convince subito, al primissimo contatto, complice un suono elegantissimo, arrangiamenti essenziali ma efficaci e un’atmosfera che culla dolcemente l’ascoltatore. Detto che Naomi è davvero brava, saremmo curiosi di sentirla confrontarsi con repertori più moderni, per testare la sua capacità di osare, perché con “From the Ground” (Musicamorfosi/Master Music Piacenza) ha giocato sul velluto, azzardando poco e sfruttando al massimo le sue qualità canore, ma qual è la reale misura del suo potenziale?

Review Overview

QUALITA' - 62%

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