SAMUEL Brigata Bianca
Da ascoltare e poi mettere via. “Brigata Bianca” non è certo un disco che si candida a restare nella memoria di questo 2021 appena iniziato. Per carità, Samuel è sempre un Signor cantante, ma questo lavoro è povero di contenuti. Tutto gira attorno a un’idea di pop elettronico che forse a livello sonoro può anche risultare interessante, ma linee melodiche, ritornelli, testi e immaginario segnano una caduta libera.
Nel gioco dei rimandi, potremmo inserire questo progetto in una galassia dove in lontananza si vedono i Subsonica (ed è normale), poi Annalisa (che però questo pop lo maneggia con una classe diversa) e quel pop fighetto che negli ultimi anni ha trovato cittadinanza nel panorama indipendente italiano beandosi della scoperta (o riscoperta) dell’elettronica.
In scaletta una manciata di ospiti – da Ensi a Colapesce, giusto per fare qualche nome – ma in tutta sincerità nessuno porta un valore aggiunto ai contenuti.
In conclusione: un buco nell’acqua.