CHELSEA WOLFE She Reaches Out to She Reaches Out to She
Ovviamente è un’iperbole, però ogni volta che sentiamo Chelsea Wolfe, ci viene da pensare (facile?) che sia la versione pop di Diamanda Galas. Perché se da un lato l’artista americana carica le sue canzoni di ombre e oscurità, usando soprattutto gli arrangiamenti, dal lato opposto bisogna anche notare che molti pezzi hanno delle intuizioni melodiche veramente interessanti, che tendono un filo che parte dall’elettronica e dal trip hop degli Anni 90 e arriva fino ai giorni nostri, che probabilmente sono tempi meno talentuosi rispetto a 30 anni fa, ma sono indubbiamente più carichi di tensioni, di tormenti, tutte cose che la Wolfe riesce a sintetizzare nelle sue canzoni.
“She Reaches Out to She Reaches Out to She” è un album con 10 pezzi: 8 su 10 sono ottimi, e di questi 8, almeno 3 sono gemme. Ci riferiamo all’iniziale e ruvidissima “Whispers in the Echo Chamber”, a “Dusk” e soprattutto al singolone “Tunnel Lights”.
Anche quando il livello si stabilizza, “She Reaches Out to She Reaches Out to She” è sempre tanta roba. Insomma, un album che delizia e scuote, che culla e spaventa. Un colpo al cuore.