CARLO MARTINELLI Caratteri mobili
E’ un EP isterico, quello di Carlo Martinelli, cantante della band Luminal. Isterico perché a livello prettamente stilistico passa da un panorama sonoro all’altro nel giro di pochi attimi. Rock e canzone d’autore sono gli estremi, nel mezzo c’è la voce di Martinelli, che carica ogni brano di una teatralità gradevole, ma nel mezzo c’è anche Rino Gaetano, che spesso viene alla mente ascoltando i 5 brani di questo EP.
“Caratteri mobili” è un buon disco? E’ un lavoro che prova a strappare la sufficienza coi denti, e ci riesce a fasi alterne. L’iniziale “Un banale fatto di cronaca” ha personalità, è l’episodio migliore del quintetto, mentre “Nella bocca del leone” è l’esempio migliore di quell’isterismo citato all’inizio della recensione. “Andiamocene a Taiwan” e “Cos’era che volevo dire?” rendono omaggio a un certo cantautorato italiano, qui riattualizzato. Infine c’è “1984”, che mette sul tavolo una mezza quintalata di noise, con un vago sapore Afterhours. Insomma, un EP con luci e ombre ripartite in parti uguali.