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FABRI FIBRA Squallor

FABRI_FIBRA_squallor

All’ottavo lavoro, Fabri Fibra dimostra di avere ancora qualcosa da dire. “Squallor” – accolto da recensioni entusiastiche – è nel complesso un buon disco. Nulla di eccezionale, intendiamoci, ma il flow è di livello, anche se i contenuti non sono sempre originalissimi, ma (in tutta sincerità) Fabrizio non è mai stato un fuoriclasse in questo campo. Molto meglio quando si diverte a raccontare la realtà (personale) che ha attorno oppure quando si contrappone con sfrontatezza alla scena rap italiana.

“Squallor” (così come “Vero” di Guè Pequeno) ha una produzione fantastica e quasi tutte le basi sono eccellenti – in alcuni casi sono così esaltanti, come nella title track, da valere da sole il prezzo del compact. Ci sono anche diversi ospiti, e non tutti portano un contributo degno di nota. Prendiamo due casi estremi: Guè in “E tu ci convivi” offre un intervento davvero mediocre, in “A volte”, invece, Gel firma forse il pezzo migliore dell’album. Onesto il featuring di Clementino.

In conclusione: “Squallor” di Fabri Fibra non è un lavoro eccezionale, però la qualità c’è e le basi sono da leccarsi i baffi. Non tutto gira al meglio, ma per essere l’ottavo disco di un artista (potenzialmente) con la pancia piena, il risultato è apprezzabile. Un punto a favore del cd? C’è molto meno pop di quanto ci si poteva attendere, e anche un pezzo un po’ pacchiano come “Playboy” con Marracash alla fine non è uno scivolone in curva.

Review Overview

QUALITA' - 65%

65%

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