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PINHDAR Parallel

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Il merito di “Parallel” è quello di essere stato lavorato dalle sapienti mani di Howie B senza che ciò si noti nell’ascolto. E questo è un concorso di meriti: il celebre produttore ha impreziosito ma non invaso gli spazi e i Pinhdar (probabilmente) hanno registrato con le idee ben chiare. Insomma, più che affidarsi al Mostro Sacro, hanno cercato di mettere la ciliegina sulla torta. Una scelta – a nostro avviso – vincente guardando al risultato finale.

L’album è stato interamente registrato durante il lockdown causato dall’epidemia di Covid-19 nello studio di Milano di proprietà del duo, che ha suonato il tutto in completa autonomia, ed è stato successivamente co-prodotto a distanza con Howie B, celebre musicista e produttore scozzese che nel corso della sua carriera ha collaborato con grandissimi artisti quali Björk, Massive Attack, Tricky, Everything But The Girl, U2 e molti altri.

“Parallel” è tante cose assieme: è rock, è psichedelico, è elettronico, è inquieto, è privo di coordinate temporali chiare. Questo per dire che è attuale ma con ampi riferimenti agli Anni Novanta. La cantante e autrice Cecilia Miradoli usa la sua voce come uno strumento a tutti gli effetti e spesso ha un tono confidenziale con l’ascoltatore. L’influenza di Beth Gibbons si avverte in varie tracce ma non è ingombrante.

Un difetto del disco? Forse sfruttando meglio alcune linee melodiche si sarebbe potuto dare all’album anche una dimensione leggermente più commerciale, senza con ciò snaturarne l’essenza. Ma nel complesso il disco funziona ed è una piccola meraviglia per il mercato italiano.

Review Overview

QUALITA' - 71%

71%

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