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ROBERTA GIALLO L'oscurità di Guillaume

ROBERTA GIALLO oscurita guillaume

Roberta Giallo ha fatto da corista – fra gli altri – a Lucio Dalla e Samuele Bersani. Il suo “L’oscurità di Guillaume” è un lavoro ambizioso: tanto pianoforte, una voce che ha sfumature diverse e linee melodiche azzeccate. Lo stile della Giallo rimanda a certe cose di Tori Amos, ma soprattutto la mente corre verso la sfrontatezza di Amanda Palmer.

«“L’oscurità di Guillaume” è un disco ispirato e senza tempo che indaga sull’amore archetipico. Ho scritto tutte le canzoni “calandomi” in un altrove dell’animo, cercando di connettermi con le emozioni nel loro stato più puro. Tuttavia, se proprio devo collocarlo, direi che è ambientato in un “Medio Evo Post-Atomico”, un paesaggio dell’anima, molto oscuro, ma con una piccola luce guida».

Ok, sembra una supercazzola, ma l’ascolto del disco non è complicato: la scaletta è fluida e l’utente viene rassicurato di traccia in traccia. Questi lavori piano+voce+percussioni sono estremamente rischiosi perché mettono a nudo l’autore e se non c’è una base solida, tutto va a naufragare. Le canzoni di Roberta Giallo hanno sostanza e forza espressiva. E’ cantautore intimo, senza grossi filtri, con dei testi che hanno profondità. I pezzi migliori? “Acqua di fiume”, “Notte di Luna senza stelle”, “Giornata no”.

Review Overview

QUALITA' - 70%

70%

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