ItalianoRecensioniStrumentale

MANUEL ZITO Fernweh

manuel zito fernweh

C’avete presente Allevi e quei suoi crescendo tutti uguali? Ecco, dimenticateveli. Manuel Zito maneggia il pianoforte con una sensibilità che colpisce al primo tocco e si distacca ampiamente da quello che va di moda in ambito strumentale negli ultimi anni.

Fernweh” stuzzica per gli arrangiamenti (vari e coinvolgenti) e per la sua empatia discreta: si prende cura dell’ascoltatore sin dalle prime battute ma non lo guida, semmai lo accompagna lungo la scaletta, un po’ come l’amico discreto che sta un passo indietro e spera di vederti imboccare la strada giusta.

I 10 pezzi in scaletta hanno qualità e sono cinematografici al massimo, nel senso che potrebbero adattarsi benissimo a una pellicola drammatica, ma basta anche chiudere gli occhi per immaginarsi il proprio film e scegliere il finale. Non c’è un singolo, ma tutti sono potenziali singoli. Insomma, un disco di valore, penalizzato soltanto dall’artwork bruttino. Ma l’abito – per fortuna – non fa il monaco.

Review Overview

QUALITA' - 72%

72%

Pulsante per tornare all'inizio
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.