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SALVATORE MARIA RUISI Niente non rimane niente

salvatore maria ruisi

Quello di Salvatore Maria Ruisi è un esordio pieno di accelerazioni e brusche frenate.

Partiamo dalle cose negative. Ci sono troppi… ospiti che reclamano spazio oltre il dovuto. Sono ospiti che probabilmente arrivano dagli ascolti dell’autore: De Gregori su tutti, ma anche De André e persino Rino Gaetano. Il risultato è un disco che troppo spesso risulta derivativo e troppo poco personale, incapace di stare in equilibrio tra ispirazioni e intenzioni.

Di positivo c’è che quando il Nostro si stacca dai Miti, si intravvede della discreta originalità: “Suicidio sociale” è un ottimo singolo, un pezzo che potrebbe funzionare anche nelle radio nazionali. Ma non è l’unico episodio del disco, diciamo che è il più clamoroso. Dovendola pesare – cosa abbastanza brutta ma superficialmente efficace nel rendere l’idea – la scaletta restituisce metà brani così così, e un’altra metà di sufficiente valore con punte di eccellenza.

Review Overview

QUALITA' - 58%

58%

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