SULA VENTREBIANCO Più niente
Bel suono pulito, bel mixaggio (a cura di Alberto Ferrari dei Verdena), e il tutto è passato anche nelle abili mani di Giovanni Versari, maestro del mastering. Insomma, dal punto di vista tecnico, “Più niente” è inattaccabile e il rock alternativo dei Sula Ventrebianco ha indubbiamente personalità: tosto, compatto, chitarroso, chiassoso ma senza esagerare. Ci lasciano diversi dubbi altri aspetti della proposta, a partire dalle liriche, che non sono memorabili e anche le linee melodiche spesso deludono. E’ come se al disco mancasse il sangue, mancassero le emozioni, a tratti risulta troppo freddo. Per carità, c’è tanta buona tecnica lungo la scaletta (16 episodi per 48 minuti di musica) ma stringi stringi ti resta poco in mano. Onestamente se dovessimo selezionare un paio di canzoni da consigliarvi, ci ritroveremmo in difficoltà. Più facile stare qui a dirvi “…occhio a come entra la chitarra in quel passaggio” oppure “…la batteria lì è fantastica” oppure “…attenti a quella coda strumentale”, ma una canzone proprio non c’è. O forse “Metionina” a voler essere generosi.