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LA NEVICATA DELL’85 Frontiere/Confini

nevicata 85

Le vedove dei migliori Massimo Volume qui potranno lenire le loro tristezze. La Nevicata dell’85 infatti è un progetto che indubitabilmente prende forza da quell’esperienza lì, anzi, per la precisione, dalle primissime cose – quelle più ruvide – di Emidio Clementi & soci, quindi atmosfere spigolose, chitarre, parole, tante parole, perché il mondo va raccontato spargendo dettagli e privando la classica forma-canzone della sua essenzialità. Nella seconda parte, l’album vira verso atmosfere più metal Anni Novanta, spiazzando un pochino.

Frontiere/Confini” è un buon disco? Musicalmente sì – per quanto il suono sia derivativo – mentre a livello lirico non sempre le immagini proposte all’ascoltatore sotto forma di narrazione riescono a lasciare il segno. Insomma, per rispondere alla domanda precedente, l’album è coraggioso, completamente fuori moda (evviva Dio) ma gli manca un’anima, una caratterizzazione che renda i rimandi ad altri artisti un retrogusto e non – come in questo caso – un netto accostamento. In conclusione: non bocciati, ma rimandati. Da incoraggiare.

Review Overview

QUALITA' - 59%

59%

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