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PAUS Clarão

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Formatisi nel 2009 a Lisbona, i portoghesi Paus sono un progetto curioso, soprattutto per la loro insolita line up: due batteristi che suonano uno di fronte all’altro un’unica batteria, il motore della band, con un basso e tastiere a go-go che creano le molteplici trame del sound. Dell’attuale formazione fanno parte Fabio Jevelim (tastiere, chitarra e voce), Helio Morais (metà della batteria siamese e voce), Quim Albergaria (metà della batteria siamese e voce) e Makoto Yagyu (basso, tastiere e voce), tutti musicisti provenienti da band molto conosciute in Portogallo.

Iniziamo col dire che è il classico lavoro che – per fisionomia artistica e forza espressiva – su cd rende la metà, perché è chiaro che il potenziale del progetto ha nell’esibizione live il suo massimo livello di prestazione. Intendiamoci, non è un modo garbato per dire che le canzoni sono modeste, ma siamo fermamente convinti che dal vivo possano esprimersi molto meglio, perché tutte le tracce hanno una struttura tale che gli appiattimenti del mixaggio non fanno altro che limitare. E’ la tecnica che si scontra con l’istintività.

In termini generali, il progetto è interessante e sufficientemente originale. La fruibilità pop non è granché, ma dopo un paio di ascolti si entra subito in sintonia con il lavoro dei Paus. L’album è per la maggior parte un viaggio strumentale con incursioni vocali. Clarão” sta nell’incrocio fra sperimentazione, rock e suoni urbani.

Review Overview

QUALITA' - 61%

61%

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