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PRIZEDAY Apps Will Grow Like Feathers

PRIZEDAY

Un po’ di U2 epoca “Zooropa”, un po’ di David Bowie, un po’ di Depeche Mode e anche un po’ di Kasabian. C’è davvero tanto in questo album d’esordio dei Prizeday, la cui storia è curiosa.

Dopo un nutrito tour in UK che li ha visti toccare diverse location a Londra, Manchester e Glasgow, fino ad approdare al The Great Escape Festival di Brighton, sono stati notati dal mitico Arthur Brown, icona della musica britannica degli Anni 60/70 che li ha portati in giro con sé.

Ora il progetto italiano si presenta al mercato con un bel puzzle sonoro che dice tanto (e forse troppo). Già, troppo, perché ci sono un sacco di fascinazioni e di rimandi nella musica dei Prizeday. Comunque “Apps Will Grow Like Feathers” (uscito per ByeByte rec.) non si può definire un brutto album malgrado l’identità del gruppo – in alcuni passaggi – finisca per affogare nei miti che ne hanno ispirato il percorso.

Un disco essenzialmente pop, che piace già al primo ascolto. E per essere un esordio non è poca cosa.

 

Review Overview

QUALITA' - 63%

63%

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