UMMO Ummo
C’è qualcosa dei Negramaro nella musica degli Ummo. E forse qualcosa persino dei Modà e di Enrico Ruggeri. Intendiamoci, siamo nel campo dei rimandi. Sarebbe errato definire gli Ummo come dei cloni di band più note, però diciamo che il loro modo di fare musica fa subito venire in mente altri progetti.
Il loro è un disco ambizioso, che prova a maneggiare il pop (con l’aggiunta di elettronica) alla ricerca di un percorso originale: al momento le buone intenzioni sono tante, ma i risultati non proprio in linea con gli sforzi. Però non ci sentiamo di stroncare del tutto il progetto perché se da un lato è vero che il disco difetta di un’identità ben definita, va anche detto che sa intrattenere benissimo l’ascoltatore, il cantato di Cristiano Romanelli è molto espressivo e l’orecchiabilità delle canzoni è notevole. Insomma, si intravvede un potenziale non ancora espresso. La canzone migliore del cd? “Stelle”.