TALEA Tales
Recensire significa anche un po’ scommettere sul presente e sul futuro dell’artista esaminato. In questo caso fatichiamo a capire cosa potrà diventare la giovane cantautrice marchigiana Talèa (alias Cecili
Le due canzoni iniziali sono gli opposti perfetti di questo ragionamento: “Song in the Dark” è un singolo che ricalca un folk (bruttino) già sentito milioni di volte, mentre “Burden” è un pezzo d’atmosfera di gran livello.
A seguire c’è “Riding Home” che rimanda vagamente a “Henry Lee” di Nick Cave. Un altro pezzo – questo, non quello di Cave – che dice pochino. Mentre “Nathan” è una canzone con una struttura solida: un po’ pop, un po’ folk, un po’ jazz, tanta atmosfera (Talèa dà il meglio di sé quando si fa confidenziale). La conclusiva “Dancing Mind” ci riporta nel folk ma tutto è arrangiato in maniera acida e il pezzo riesce così a non apparire troppo banalotto.
In conclusione: troppi saliscendi per capire come potrà svilupparsi il progetto. Ma siamo curiosi.