VERDERAME Roma Tossica
La prima cosa è sulla copertina dell’album: davvero brutta, non rendere merito al contenuto del cd. L’altra cosa riguarda lo stile dei Verderame, che rimanda spesso ai Verdena e alla scena grunge Anni Novanta. Detto questo, al netto dei difetti “Roma Tossica” è un disco di rock alternativo che, sulle linee melodiche, offre degli spunti davvero interessanti. Molto espressivo il cantato di Fabrizio Morigi, mentre dal punto di vista sonoro la band sa come stuzzicare l’attenzione dell’ascoltatore.
L’album contiene 10 pezzi per 34 minuti di musica. Ci sono diversi potenziali singoli (“Si cambia” e “Volevo fotterti”, ad esempio), anche se la title track è la canzone che oggettivamente ha una marcia in più. Da sottolineare anche la discreta fruibilità pop del cd. In conclusione: sono ancora alla ricerca di uno stile personale, ma c’è maturità nel lavoro dei Verderame. I loro numeri sono sopra la media dei colleghi che bazzicano la scena indipendente italiana. Avanti così.