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SUBSONICA Una nave in una foresta

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E’ un disco mediocre “Una nave in una foresta” (Universal), ultima fatica dei Subsonica. Perché tolta la volontà (apprezzabile) di proporre delle sonorità ricercate, o comunque appartenenti a un’elettronica di pregio, il resto è poca roba. Molto male i testi, maluccio le costruzioni melodiche, discutibili diversi arrangiamenti. E’ un disco vaporoso e asciutto, che fa credere di avere tanto da offrire ma che a conti fatti ha pochino. E’ un po’ come quelle persone che ti riempiono di discorsi alti, che sul momento sembrano interessantissimi, ma che non producono altro che un fastidioso mal di testa – nel malcapitato, nell’inconsapevole vittima di turno.

Per carità, “Una nave in una foresta” non è un compact che attenta alla salute personale, ma al netto di tanti suoni carini, cosa resta? Di quelle in scaletta, quale canzone lascia il segno? Forse “Lazzaro”, ma è una concessione generosa. Forse “I cerchi degli alberi”, brano penalizzato da un cantato di Samuel orrendo. La seconda parte del compact prova a flirtare coi primissimi lavori del gruppo, alla ricerca di un porto sicuro dove naufragare.

Più lo si ascolta, e più la sensazione è quella di un album fatto perché si doveva fare. Messo assieme con poche idee e provando a mascherare il tutto con un’elettronica patinata. Un brutto scivolone.

Review Overview

QUALITA' - 50%

50%

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