BERG Solastalgia
Partiamo con il tributare i giusti applausi ad Alberto Martorana per l’artwork: il compact è incastonato in una confezione a forma di triangolo e anche il booklet è molto particolare. Insomma, una soluzione che colpisce dal punto di vista artistico e che gratifica l’occhio.
Veniamo ora alla recensione. “Solastalgia” è il primo EP di Berg, musicista milanese che ha come mezzi la sua voce, loop station e pedale delay. Nessuno strumento. Una ricetta curiosa.
Le 5 canzoni in scaletta parlano la lingua del trip hop, ma gli amanti dei Depeche Mode ritroveranno anche diverse atmosfere figlie di “Songs of Faith and Devotion”. Il disco ha un tappeto sonoro stratificato, con un gioco di seconde e terze voci che alla fine risulta vincente. In 18 minuti il Nostro mette sul tavolo delle buone carte. Vedremo come si evolverà in futuro il progetto, al momento ha le potenzialità per nutrire legittime ambizioni.