OTHER VOICES A Way Back
La produzione è validissima, l’attitudine è buona e il suono non è malaccio. Avessero anche la capacità di… dominare la melodia, i calabresi Other Voices sarebbero una band da leccarsi i baffi.
Registrato in Inghilterra presso gli studi Parr Street di Liverpool, “A Way Back” è un disco di new wave che ha una personalità spiccata, complice il bel cantato (a tratti teatrale) di Vincenzo Amato e un’atmosfera carica di tensione emotiva. Il suono è sì derivativo, ma non siamo al più becero dei copia-e-incolla, diciamo che la band parte da certe fascinazioni molto Anni Ottanta e ci aggiunge farina del proprio sacco. Dicevamo della melodia: l’orecchiabilità c’è ma tende a perdersi fra le pieghe della scaletta.
In linea generale “A Way Back” è un buon disco, che ci sentiamo di consigliarvi perché riesce a mettere in mostra un discreto livello di originalità – e attenzione, il genere è uno dei più ostici da maneggiare e rimaneggiare. La canzone migliore del compact? Puntiamo su “Hate Me Again”, che esprime al meglio il potenziale del gruppo: bella melodia, bella interpretazione, bella atmosfera. Ma occhio anche alla title track.