FLO Il mese del rosario
L’universo sonoro al quale si ispira Flo è quello della world music. Poi dentro ci entrano anche tante altre cose (il cantautorato italiano, il Sud del mondo, il Mediterraneo), ma diciamo che se vi tuffate in un negozio e andate a caccia del suo “Il mese del rosario” lo troverete facilmente nel reparto della world music.
Quello della napoletana Flo è un buon disco? Sì, c’è qualità lungo la scaletta, soprattutto dal punto di vista tecnico, con produzione e arrangiamenti a destare interesse. Anche se la sensazione che resta, alla fine, è quella che spingendo ancora un pochino sull’acceleratore si sarebbero potute “svecchiare” alcune atmosfere molto classiche dell’album, dandogli un taglio ancora più moderno ed europeo.
Flo canta bene, ha una voce che va a cercare l’attenzione dell’ascoltatore – a tratti si ha quasi l’impressione che il suo cantato sia uno strumento a tutti gli effetti. In conclusione: promossa, ma ha le carte in regola per fare molto di più, prendendosi magari dei rischi maggiori.