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MAMBASSA Non avere paura

MAMBASSA non_avere_pauraEra il 1995 quando Stefano Sardo e Fabrizio Napoli, tornando da un concerto del Primo Maggio di Roma in macchina verso il Piemonte, decidono di fondare una band insieme. Vista oggi, tutta la discografia dei Mambassa è una specie di lungo concept-album sui rapporti sentimentali incasinati, l’incomunicabilità, le ansie e le preoccupazioni di una generazione costretta a crescere e farsi adulta sotto la cappa asfissiante del ventennio berlusconiano.

Non avere paura” aggiunge un nuovo capitolo alla discografia dei Mambassa, che sono sempre stati a un passo dal successo ma poi, per mille motivi, non sono mai riusciti ad afferrarlo. Davvero una strana storia, esempio perfetto per affermare che gli Anni Novanta non hanno premiato allo stesso modo i gruppi dotati di talento. C’è da dire che la vita è stata, successivamente, dolce con Stefano Sardo, che in questi anni ha lavorato con soddisfazione alle sceneggiature di film e serie importanti – “1992”, giusto per fare un esempio fra i tanti.

Questo album mette in fila 8 frammenti molto intimi, che cercano l’orecchiabilità ma senza l’affanno del dover risultare pop a tutti i costi. Sardo canta e interpreta con classe ma non tutti i pezzi riescono a lasciare il segno. Diciamo che tra alti e bassi equamente distribuiti per tutta la durata del compact, si arriva alla fine dell’ascolto soddisfatti ma non completamente sazi. I brani migliori? “Melancholia”, “L’altro”, “Particelle” e la conclusiva “Rumblefish”.

Review Overview

QUALITA' - 62%

62%

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