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RADAR re-pop

Dal punto di vista squisitamente artistico, a noi "re-pop" è parso un lavoro privo di idee e con un'originalità ai minimi termini. Quello dei Radar (storico gruppo attivo negli Anni Ottanta) è un album dall'ascolto difficoltoso: il pop elettronico è mischiato a testi surreali che in alcuni passaggi strappano un mezzo sorriso, ma le 10 canzoni sono autoreferenziali. . Salviamo soltanto il singolo "Plastic People", con un testo di Aldo Nove. Inevitabile la bocciatura.

Score

QUALITA' - 45%

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RADAR re pop

Dal punto di vista squisitamente artistico, a noi “re-pop” è parso un lavoro privo di idee e con un’originalità ai minimi termini. Quello dei Radar (storico gruppo attivo negli Anni Ottanta) è un album dall’ascolto difficoltoso: il pop elettronico è mischiato a testi surreali che in alcuni passaggi strappano un mezzo sorriso, ma le 10 canzoni sono autoreferenziali. A livello sonoro i brani sono persino accattivanti, sfacciatamente pop, ma le liriche scoraggiano il riascolto. Salviamo soltanto il singolo “Plastic People”, con un testo di Aldo Nove. Inevitabile la bocciatura.

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